mercoledì 27 luglio 2011

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c’è qualcosa di fortemente assente
un’angoscia senza comunioni
la pioggia, quasi un’ingerenza
a sostentare il sacrificio dei fiori
dove la piazza si fa dorso, vulcano
per un riverbero che esplode alla cintura.

 

*
piuttosto mi domando quale sia l’assenza
il seme primordiale
la polvere d’uomo che diventa donna
come cenere che elude la preghiera, la vita
così piccola di fronte al viaggio sommo
della disgregazione

benedirà domani?

il sole, quello vero, i ritrovamenti delle ossa
provvidenze
le falle di un tetto ché diventi sacro
le mani
che impasteranno il pane, come una beatitudine

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