qui la casa scorre obliqua, quasi innaturale;
scambia le suppellettili, le allinea come soldatini.
la seta sembra un fare e disfare di ombre sul divano
laddove il destino ci pariglia. i polsi sono impugnature
in questo caldo, che s’accavalla sotto la gonna,
che mi stropiccia fino alle radici.
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