"mi sento un bene messo lì per caso
a incassare silenzi come faraglioni
a incassare silenzi come faraglioni
a non desiderare, anche se in segreto
quasi che il desiderio sia peccato"
reggo l’ingombro della scrittura perfetta
una firma sul registro delle nascite
il numero civico cambiato, l’attenti al cane
il muro dedicato ai disegni dei bambini
e lascio che la morte venga più volte
tra le peonie e l’albero d’alloro
quasi compreso al masticare d’unghie
come venne
bicolore sul viso dell’anziana signora
per riportarla a casa tra i lampadari sporchi
ed un trenino fatto di posti per pregare