sabato 24 settembre 2011


per domani ho ponteggi esteriori
messi bene al sole sulla rasatura
della piazza. tutto quanto assieme
il quadro folto del pane quotidiano
opera incerta sui tavoli del mercato

mercoledì 21 settembre 2011


nessuno rimane singolo alla casa
si uniscono i tavoli, il letto multiplo
il suo traverso -senza verità
un tempo di favore, in cui basta
svendere leccornie ai pipistrelli
e si mettono in tanti, s’affaccendano
tramite il prato quando sa di sangue
mentre io resto a battere la terra
ché si posi l’orecchio come d’indiano
ad ascoltare la mia nudità
restare bolla, tesa ai polpacci
al tuo baricentro, a un graffiare
di luce quasi algebrica. nuda
inspirare di te l’inverso  - assente

martedì 13 settembre 2011


oggi siede il lamento
sul disegno del tavolo
lo spigolo messo a 45°
all'altezza del cuore

lunedì 5 settembre 2011

ogni cosa presa- le valigie attorno al letto
testimoni mai dispersi dal ritorno delle rondini
i fiori ancora d’arancio vivissimo
le fragoline, il sorriso del nome che porti
come fosse vero

qui troppe scale, e scale fino alla casa
l’occhio alle verande
chiamerei veranda la riga parallela
sulla pianta, il bianco dentro come aria
spinta sotto le unghie; il calcagno
pigro ai velli per l’ultima stagione

sabato 3 settembre 2011

di questo caldo sento la polpa
spina, digiuno a consegnare
dita vuote alle cicale

le statue congelate ai quarti di luna
gli acuti del bosco a forma di foglia
nel vento lacrimare sui tuoi baci
a dopo il nero.
col nero simpatizzo, coi baci altrettanto
baciami di nero con l'anima sullo sterrato
chiudo gli occhi per poco
tanto per sentire il freddo della tua prigione
confine infame, tempo nel tempo
azzurro sulle punte
solo profumo di campagna alta